A Tirana, la premier Giorgia Meloni spinge per un cessate il fuoco in Ucraina e difende l’accordo migratorio con l’Albania.
In Albania, si è aperto il sesto vertice della Comunità politica europea e tra i partecipanti c’è anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e la premier Giorgia Meloni. Nel suo intervento, la leader di FdI ha ribadito la necessità di “insistere con determinazione a raggiungere un cessate il fuoco incondizionato” in Ucraina. Nel frattempo, spunta il labiale della premier contro l’intervento di Elly Schlein durante il Question Time, che alimenta ulteriori polemiche in Italia.

La posizione dell’Italia sulla migrazione e la sicurezza
Accanto al tema del conflitto ucraino, come riportato da Sky News, uno dei punti discussi al vertice è stato quello della gestione dei flussi migratori. Giorgia Meloni ha colto l’occasione per sottolineare l’efficacia della cooperazione tra Italia e Albania sul tema dei rimpatri.
“La velocità dei lavori dimostra il funzionamento dei rimpatri dei migranti in Albania e stiamo andando avanti come promesso”, ha spiegato. La premier ha rimarcato l’importanza della sicurezza europea, strettamente legata, a suo dire, alla situazione in Ucraina: “Dall’Ucraina dipende la nostra sicurezza“.
La guerra in Ucraina e l’appello di Giorgia Meloni
Durante la sessione plenaria del vertice della Comunità politica europea, Giorgia Meloni ha ribadito l’urgenza di porre fine al conflitto tra Russia e Ucraina. “Dobbiamo insistere con determinazione a raggiungere un cessate il fuoco incondizionato e una pace. La guerra deve finire“, ha dichiarato la premier. Inoltre, ha parlato di un “accordo di pace serio che dia garanzie di sicurezza a Kiev” e ha sottolineato la necessità di non cedere: “Non dobbiamo gettare la spugna“.
Nel suo intervento, la presidente del Consiglio ha anche lanciato una stoccata a chi, secondo lei, si mostra ambiguo riguardo agli sforzi per la pace. “Si è visto in queste ore rispetto a una certa propaganda chi sia effettivamente disponibile a fare dei passi importanti a favore della pace e chi sia invece chiaramente meno disponibile“, ha affermato.
A suo avviso, la difesa dell’Ucraina rappresenta la difesa stessa dei valori fondanti dell’identità europea: “Parlando di Europa e libertà, credo che non ci sia nulla di più europeo di un popolo disposto a rischiare tutto per difendere la propria libertà“.